A seguito della chiusura di tutte le scuole italiane, per l’emergenza sanitaria legata alla diffusione del Covid-19, gli alunni stanno utilizzando la didattica a distanza.

tutoraggio dsa a distanza

A maggior ragione per bambini con dislessia o altro DSA c’è bisogno che il supporto possa continuare, per evitare una drastica interruzione dei percorsi di potenziamento.

Anche i Tutor DSA hanno dovuto adeguarsi alle nuove misure restrittive che impediscono un contatto sociale ravvicinato e sperimentare la modalità a distanza.

Vediamo quali sono le app, i programmi e le piattaforme online che ci vengono in aiuto in questo periodo critico.

Tutoraggio a distanza: come fare

Perché gli incontri tra alunno e tutor DSA possano avvenire a distanza ci si serve di applicazioni e software che permettono la videochiamata. In questo modo ci si avvicina per quanto possibile.

La tecnologia in questo ci viene in aiuto. Ecco alcuni strumenti che possono essere utili:

Video chiamate con Skype

L’applicazione Skype permette la video chiamata, ma anche di condividere lo schermo nel corso della video-chat: grazie a questa opzione, il tutor dsa e i bambini possono visualizzare sul proprio PC o tablet, i software già utilizzati nelle sessioni di tutoraggio in presenza.

Questo sistema è molto agevole per svolgere il potenziamento della lettura e i training di ortografia. Skype è utilizzabile in versione free, richiede di installare l’app e di creare un account con i propri dati personali.

Whereby: una miglior alternativa a Skype

Whereby è un altro utilissimo strumento gratuito, offre tutte le possibilità di Skype, quindi video chat e condivisione dello schermo, nella sua versione free si possono collegare fino a 4 persone.

Il vantaggio rispetto a Skype è che non serve installare nulla: Whereby funziona direttamente nel browser, senza App. Se la famiglia non ha confidenza con la tecnologia questo significa avere uno scoglio in meno da superare.

Inoltre Whereby chiede dati personali solo al tutor DSA, che deve registrarsi con la mail, mentre l’utente può entrare in chiamata senza inserire mail e senza fare nessuna registrazione, semplicemente cliccando un link fornito dal tutor. Questo è un altro vantaggio che semplifica l’uso a chi è inesperto. Inoltre è una maggior tutela della privacy del tutor DSA, che non lascia il proprio contatto all’utente.

Zoom e TeamViewer

Altra applicazione per connettersi in video è zoom, app molto utilizzata da insegnanti e formatori che intendono fare lezioni a distanza o videoconferenze, anche con più di 100 persone. Ai vantaggi precedentemente illustrati per Skype e Whereby, l’app Zoom aggiunge la possibilità di lasciare il controllo del PC al nostro interlocutore.

Tale opzione è essenziale se vogliamo che i nostri bambini completino individualmente un compito o un gioco online, mentre i tutor dovranno semplicemente supervisionare.

Un altro software che prevede la condivisione dello schermo, con l’interazione reciproca, è TeamViewer. L’unica “pecca” di questa modalità è che occorrono due dispositivi per ottimizzare i risultati: lo smartphone per mantenere la comunicazione e il PC per lo svolgimento delle attività. Il vantaggio di TeamViewer e Zoom è che entrambi gli interlocutori possono interagire a turno sullo schermo condiviso, mentre con Skype sarà principalmente il tutor a gestire l’attività.

A seconda della tipologia di esercitazione, il tutor e gli alunni possono scegliere volta per volta quale delle due modalità sia più funzionale.

Risorse online gratuite per genitori e tutor DSA

In questo periodo di chiusura delle scuole e di intensificazione della didattica a distanza, il Web mette a disposizione preziose risorse per bambini, genitori e insegnanti.

Alcune realtà hanno aderito al programma solidarietà digitale promosso dal governo, mettendo a disposizione gratuitamente delle risorse didattiche utili.

Molto interessante la piattaforma Dida-labs di Erickson.it, resa accessibile gratuitamente per due mesi, durante il periodo corona virus. Questa piattaforma offre la possibilità, da parte di tutor e insegnanti, di:

  • scegliere esercizi e giochi interattivi più idonei ai propri bambini;
  • creare “programmi” personalizzati, monitorando volta per volta i risultati raggiunti;
  • utilizzare gratuitamente la sezione apposita con materiali didattici destinati ad alunni con DSA e altri bisogni educativi speciali.

Anche il sito MyGulliver, mette a disposizione una pagina interamente dedicata ai bambini della scuola primaria e dell’infanzia. I materiali e le attività sono suddivise per classe e per tipologia. Tra le risorse presenti sul sito abbiamo: quaderni operativi, libri di narrativa, giochi interattivi ed esercitazioni.

Infine, vi segnaliamo il sito di Scolasticando, il quale raccoglie al suo interno una sezione completamente dedicata agli strumenti compensativi e alle risorse didattiche per bambini con DSA. I fascicoli con le esercitazioni e le mappe concettuali suddivise per materie scolastiche sono scaricabili gratuitamente.

Tutoraggio DSA a distanza: pro e contro

In periodi di emergenza come questo 2020 in cui le misure anticontagio contro il covid-19 ci impongono di restare a casa la didattica a distanza (DAD) è una scelta obbligata.

Tale modalità consente agli insegnanti e ai tutor DSA di continuare a svolgere il proprio lavoro e ai studenti di restare al passo con la didattica.

Tuttavia, se da un lato abbiamo il vantaggio di garantire la continuità didattica, dall’altro vengono a mancare tutta una serie di fattori importanti per l’apprendimento:

  • la cooperazione e il senso di appartenenza del gruppo classe, in quanto ogni studente si collega alla lezione da casa propria e in maniera solitaria;
  • la relazione educativa tra studente e insegnante, la quale include una vicinanza emotiva, che per ora sempre filtrata da uno schermo;
  • in presenza di bisogni educativi speciali, potrebbe venir meno in parte l’attenzione individualizzata ai singoli casi.

In poche parole, viene a mancare propriamente l’incontro con l’altro. Per cui tale modalità virtuale di procedere sembra poter dare i suoi frutti, soltanto se in precedenza si erano stabiliti dei “buoni incontri”.

Laddove a monte mancava già da prima la motivazione allo studio, o peggio, in contesti in cui la dispersione scolastica è a livelli altissimi, la DAD risulta essere un’occasione sprecata.

La DAD appare inapplicabile anche in quelle famiglie in cui non è presente un PC o qualsiasi altro dispositivo, a uso esclusivo per lo studente.

Appare evidente che non ci sia paragone con la lezione in presenza, ma ad oggi la didattica a distanza e il tutoraggio online, laddove possibile, rappresentano l’unico modo per mantenere un contatto con gli alunni durante l’emergenza sanitaria covid-19.

Lo scopo del tutoraggio a distanza non è soltanto fornire il supporto allo studio, ma anche continuare a nutrire la relazione educativa e di fiducia tra tutor e bambini, sebbene con un “filtro” tecnologico.

Il passaggio da un tutoraggio “in presenza” a una modalità “online”, per proseguire percorsi già avviati, è una soluzione auspicabile e vantaggiosa.

Al contrario, partire “da zero” con una modalità a distanza, è una possibilità da valutare caso per caso.

La scelta o meno di una modalità a distanza per il tutoraggio e il potenziamento, spetta comunque a genitori e tutor, sulla base delle caratteristiche del bambino, come età, capacità attentive e livello/tipologia di difficoltà.

chiara auletta psicologa
Chiara Auletta

Psicologa, laureata in Psicologia dinamica, clinica e di comunità. Ha ricoperto il ruolo di referente presso sportello d’ascolto scolastico e si è formata come Tutor DSA.

Questo articolo ha un commento

  1. Valentina

    Preziose informazioni grazie!

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