Quando si parla di un uomo geniale non si può non pensare ad Albert Einstein.

Si tratta di uno dei più grandi scienziati della storia dell’umanità, premio Nobel per la fisica, autore della teoria della relatività e di quella che viene considerata l’equazione più famosa del mondo (e=mc2). Il suo stesso volto, caratterizzato dai capelli bianchi scarmigliati e dai baffi, è diventato un’icona simbolo di genio e intelligenza.

einstein dislessico

Tuttavia la sua biografia ci racconta un percorso d’apprendimento travagliato, tanto che molti ritengono che Einstein sia stato dislessico.

Ragionare su questo è interessante perché ci fa capire come la dislessia, per quanto comporti delle difficoltà, non è certo un limite invalicabile alla realizzazione di una persona. I bambini con DSA hanno delle risorse importanti, oltre a un’intelligenza pari o superiore alla media.

Oltre alla storia di Einstein possiamo vedere gli esempi famosi di molti personaggi di successo dislessici (o presunti tali).

Einstein era dislessico veramente?

Quando si parla di dislessici famosi si cita quasi sempre Albert Einstein, accanto a vari altri nomi di personaggi storici del passato, come ad esempio Galileo Galilei e Leonardo Da Vinci.

A dire il vero però non esistono prove effettive del fatto che questi geni siano stati dislessici: nessuno ha mai fatto una diagnosi di dsa ad Albert Einstein e quindi si può solo ipotizzare la sua possibile dislessia.

Certo nella sua biografia ci sono una serie di elementi che fanno pensare a un possibile disturbo specifico dell’apprendimento. Un primo segnale di dislessia potrebbe essere il fatto che abbia iniziato a parlare molto tardi. La famiglia del giovane Albert era preoccupata del fatto che fino a 2 – 3 anni di età il bambino non formulava frasi compiute (come riportato dalla biografia di Abraham Pais).

Sempre secondo i biografi il celebre fisico imparò a leggere ben oltre l’età normale, intorno ai 9 anni.

Il travagliato percorso scolastico, fatto di alti e bassi e con particolari difficoltà nelle materie letterarie potrebbe essere dovuto a un DSA. Sono stati tramandati giudizi molto negativi da parte degli insegnanti (a quei tempi la dislessia non era conosciuta e gli alunni con DSA venivano bollati come problematici e poco intelligenti).

Lo stesso Einstein ricorda l’infanzia in questo modo:

Da bambino non andai mai particolarmente bene o male a scuola. Il mio principale punto debole era una memoria povera, soprattutto per quanto riguarda le parole e i testi; non affollavo la mia memoria con i fatti che avrei potuto trovare facilmente in una enciclopedia,

Albert Einstein

Tuttavia come dicevamo, senza diagnosi non si può dire che Einstein era dislessico. Certamente è stata una persona, e un cervello, fuori dagli schemi, ma è difficile mettere un’etichetta a posteriori.

In ogni caso poco importa “certificare” il DSA di Einstein: gli insegnamenti che ci lascia sono validi in ogni caso.

Cosa ci insegna la “dislessia” di Einstein

Dalla biografia di Einstein possiamo trarre riflessioni importanti:

  • Il successo scolastico non misura il valore e le potenzialità dell’individuo. A volte gli schemi che necessariamente propone la scuola sono gabbie troppo rigide, come dimostrano i giudizi degli insegnanti sul giovane Albert.
  • Le difficoltà specifiche non sono indice di stupidità: ricordiamo Einstein che inizia a parlare dopo i 2 anni.
  • Le difficoltà specifiche si possono compensare fino a superarle di fatto: Einstein ha cominciato a leggere a 9 anni, a 12 anni leggeva già libri di fisica.

Gli insegnamenti negli scritti di Einstein

Non solo Albert Einstein ci lascia una storia che può essere di ispirazione per tutti i ragazzi dislessici, ma nei suoi scritti troviamo frasi molto significative sulla mente umana e sulle sue potenzialità, che sembrano scritte apposta per descrivere la situazione di chi ha un DSA.

albert einstein

Frasi di Einstein in tema dislessia

Ognuno è un genio. Ma se si giudica un pesce dalla sua abilità di arrampicarsi sugli alberi lui passerà tutta la sua vita a credersi stupido

Einstein

La misura dell’intelligenza è data dalla capacità di cambiare quando è necessario.

Einstein

La mente che riesce ad allargarsi non torna mai alla dimensione precedente.

Einstein

Nel pieno delle difficoltà risiede l’opportunità.

Einstein

Non preoccuparti delle tue difficoltà in matematica; posso assicurarti che le mie sono ancora maggiori.

Einstein

C’è una forza motrice più forte del vapore, dell’elettricità e dell’energia atomica: la volontà.

Einstein

Non ho mai insegnato nulla ai miei studenti; ho solo cercato di metterli nelle condizioni migliori per imparare.

Einstein

La scuola dovrebbe sempre tendere a sfornare giovani dalla personalità armonica, non degli specialisti. Il che, a mio avviso, vale in un certo senso anche per le scuole tecniche, i cui studenti si dedicheranno a una professione del tutto specifica. Bisognerebbe sempre dare la priorità allo sviluppo di una capacità generale di pensiero e di giudizio indipendente, non all’acquisizione di una competenza specialistica.

Einstein

marta marsano psicologa

Marta Marsano

Psicologa specializzata nei disturbi specifici dell’apprendimento e in dislessia, fondatrice di InfoDSA.

Offre supporto psicologico in età evolutiva e supporto psico-pedagogico ai genitori di bambini con dsa.

Lascia un commento